economic_value_300
Home » Blog » Commercio elettronico: analisi del valore economico negli anni

Commercio elettronico: analisi del valore economico negli anni

Nel 2007 furono eseguiti circa 23 milioni di ordini on-line in Italia e il commercio elettronico in Italia aveva un valore stimato di 4,868 miliardi di euro, con una crescita del fatturato del 42,2%. Adesso che abbiamo storie, immagini e video da mostrare la situazione è profondamente cambiata…
e-commerceAndiamo per gradi e vediamo come è cresciuto l’indotto della rete internet in campo di transazioni economiche.
Dopo che nel 2008 era stato registrato il dato record di oltre 4 miliardi di euro in valore, nel 2009 il commercio elettronico in Italia aveva già raggiunto un valore stimato in quasi 10 miliardi di euro.
A quel tempo i settori principali erano il tempo libero (principalmente giochi d’azzardo), che rappresentava quasi metà del mercato (42,2%), il turismo (35%) e l’elettronica di consumo (8,7%). Grande merito di questo balzo in avanti fu dato alla distribuzione dei cosiddetti smartphone, i telefoni cellulari che possono connettersi alla rete internet.
Nel 2012 una ricerca italiana calcolò che il fatturato complessivo delle aziende italiane off-line che utilizzavano il web per vendere i propri prodotti e/o servizi era di circa 10 miliardi di euro.
I settori più importanti erano il turismo (46%), l’abbigliamento (11%), l’elettronica-informatica (10%) e le assicurazioni on-line (10%).
In questo caso, analizzando i settori merceologici in testa per fatturato (ad esempio turismo e assicurazioni) Interplay ha scoperto che il maggior vantaggio era stato acquisito sfruttando a pieno le relazioni derivate dai contatti presi in rete con più complessi call-to-action, eventi interattivi che l’impresa iniziava a chiedere al suo pubblico.
Più il cliente interagisce con il suo negozio, con il suo fornitore di servizi, e più viene fidelizzato e supera lo scetticismo di affidarsi alla transazione con carta di credito.

Infine arriviamo al commercio elettronico del 2015…

Secondo Confindustria Digitale, il commercio elettronico con il mercato digitale varrebbe 6,6 punti di Prodotto interno lordo italiano, avendo generato 700.000 posti di lavoro in 5 anni dei quali, per le stime di Federprivacy, fino a 70.000 esperti di protezione dati.

Interplay cavalca l’onda del successo pur sapendo che in calore assoluto è pur moderato rispetto a quello che succede in altre nazioni europee e occidentali in genere…

Il successo può essere ancora più grande, il fatturato del Commercio elettronico deve impennarsi come mai prima se sarà seguita dal 2017 la lezione made in USA sull’uso del Marketing narrativo: prepariamoci dunque alla narrazione di tantissime emozionanti storie sul web (social, siti, mail…), dal vivo (presentazioni, fiere, eventi speciali…) e su supporti tradizionali come la carta, la radio e la TV.

Articoli simili